04 febbraio 2013

Rivoluzione Francese, atto secondo

Il Ministro per le Pari Opportunità del governo Hollande ha revocato una norma vecchia di due secoli che impediva alle donne di vestire i pantaloni nella città di Parigi.
La legge, che risaliva al 7 novembre 1799, infatti, obbligava le donne a vestire solamente gonne o indumenti femminili, all'interno delle mura della città. In pieno clima rivoluzionario, gli strati più umili della popolazione parigina venivano infatti chiamati "sans-culotte", appunto per distinguersi dall'alta borghesia cittadina che vestiva, invece, le culotte. In omaggio alla figua del sanculotto, un'apposita legge aveva permesso a tutti gli uomini di portare le braghe, ma le donne ne erano state escluse.
Già due volte, nel 1899 e nel 1909, la legge era stata emendata per permettere alle donne di vestire i pantaloni se erano alla guida di una bicicletta o a cavallo, ma la norma era rimasta ufficialmente in vigore fino al 31 gennaio, riporta il Telegraph.
E' stata necessaria una interrogazione parlamentare da parte del deputato dell'UMP Alain Houbert per mettere in luce l'anacronistica normativa, che è stata definitivamente cancellata dal ministro Najad Vallaut-Belkacem.
Da questa settimana, le donne potranno liberamente portare i pantaloni in tutta la città di Parigi.
Vive le France!

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