31 luglio 2012

Benvenuti nel terzo millennio

La notizia risuona come una bomba: "finalmente" anche a Milano arriva il WiFi gratuito!
Repubblica.it spiega anche ai profani in cosa consiste e come funziona la miracolosa Rete, nuovissima perchè arrivata "solamente" nel 2012, appena 5 anni dopo Dublino, prima città in Europa a dotarsi di una rete internet pubblica già nel 2007. 
In Italia c'era già a Roma, Venezia, Torino e in molte città di provincia, ora la tecnologia è arrivata a Milano con un dispiegamento di forze ingente: attualmente sono 500 gli hotspot sparsi un po' ovunque per la città, ma il Comune spiega che dovrebbero triplicare nel giro di qualche mese.
E poco importa se anche questa notizia venga salutata dall'abituale coro di polemiche, piuttosto che dai plausi che merita: a lamentarsi questa volta è il Movimento a 5 Stelle, che tra l'altro fa di libertà digitale e web-democracy una delle sue bandiere, essendo un movimento nato e cresciuto su internet prima che nelle piazze.
Oggetto della polemica è il contratto di affitto che Palazzo Marino paga a British Telecom e Siemens per l'utilizzo della rete a fibre ottiche, pur avendone un'altra a disposizione in comodato d'uso. Il punto è che il contratto d'affitto, stipulato dalla giunta Moratti, non scadrà che nei prossimi anni, dopodichè sarà possibile "trasferire" il traffico da una rete (privata e in affitto) all'altra (pubblica).

27 luglio 2012

Londra 2012, che altro sennò?

Guardando la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi, firmata Danny Boyle, si viene pervasi da un grande senso di speranza, di unità.
Persino Google ci ha fatto su un doodle apposta.
Sarebbe bello se, come 2500 anni fa, ogni conflitto armato si fermasse durante la finestra dei Giochi.
Sarebbe bello se una delegazione siriana rappresentasse un paese unito, in pace e democratico, come ora sta sfilando quella egiziana e tra poco quella libica.
Sarebbe bello se, nonostante Monaco, vi fosse una delegazione palestinese con dietro di sè un vero stato, e non un territorio diviso e occupato.
Sarebbe bello se agli atleti dell'Eritrea e del Brunei venisse concesso lo stesso spazio dato alle stelle USA ed europee.
Sarebbe bello, e forse questa sera, vedendo sfilare 10.490 ragazzi e ragazze gli uni dietro le altre alla pari, ci piace pensare che sia così, e che ogni quattro anni il miracolo si ripeta, ciclicamente.
O forse queste sono solo favole, come quelle di questa coreografia, come Peter Pan.

26 luglio 2012

Il vento soffia ancora

Questa mattina insieme alla classica catasta di catene-mail a sostegno di questo o quel progetto, ne è arrivata una davvero interessante: si tratta del progetto VENTO, ovvero la realizzazione di una ciclovia lungo tutto il percorso del fiume Po che colleghi Venezia con Torino, da cui il nome.
L'obiettivo del progetto è di realizzarla entro il 2015, per poter inserire questa iniziativa nel grande evento che sarà l'EXPO 2015 di Milano. I realizzatori infatti sono i ricercatori del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, che ancora una volta si dimostra una delle migliori scuole tecniche d'Europa per qualità e presenza sul territorio.
Per realizzare VENTO, ovvero 679 km di piste ciclabili, sono necessari 80 millioni di Euro, ovvero lo 0,01% della spesa pubblica annuale, pari al costo di circa 2 km di autostrada. Occorre l'impegno di istituzioni statali, regionali (il progetto attraversa Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) e locali.
Per questo è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione e sostegno che è presente su Facebook, Twitter e altri social network e dal 26 giugno gira su e-mail sottoforma di catena, come è arrivata a me questa mattina.
Il progetto si è dotato anche di un sito internet ufficiale per farsi conoscere: si possono trovare foto, mappe, appuntamenti e tutto quello che riguarda questa bella iniziativa.
A ieri avevano firmato 774 sostenitori.

25 luglio 2012

Cuore di Mamma

Gli Stati Uniti sono sempre un ottimo serbatoio di notizie e storie interessanti. 
Pochi giorni fa un giovane del Colorado ha sconvolto il mondo sparando a bruciapelo alla prima di un attesissimo blockbuster.
La storia di oggi è invece una di quelle che fanno tornare il sorriso, almeno se la leggi da lontano: una madre della Pennsylvania ha forzato il sistema informatico della scuola dei figli per alzare sistematicamente i voti dei due bambini, come riporta il Morning Herald, un quotidiano locale.
La donna, ex segretaria del Northwestern Lehigh School District, era ancora in possesso delle password per accedere ai database informatici della scuola e rischia ora decine di migliaia di dollari di multa e fino a 42 anni di carcere: pur non avendo fatto un uso criminale delle informazioni a sua disposiozione, la mamma-hacker si è introdotta in un sistema informatico protetto, con migliaia e migliaia di dati sensibili relativi ad alunni e personale scolastico.
La donna si è difesa dicendo che non aveva idea che quanto stesse facendo fosse illegale.
Unethical, she said, but not illegal.

24 luglio 2012

Una Ringhiata che può insegnare

Quando mancano ormai 3 giorni alla Cerimonia inaugurale dei Giochi, e il calcio sembra andare per un po' in soffitta, Repubblica.it dedica un'ampia intervista a chi il palcoscenico internazionale lo ha calcato per anni, 15 per la precisione: Gennaro "Rino" Gattuso.
Dalla sua nuova avventura in Svizzera, "Ringhio" continua a seguire il calcio italiano e non manca di distinguersi dal coro di lamentele seguite al trasferimento di Ibrahimovic e Thiago Silva al PSG: "Meglio lasciar partire quei due piuttosto che licenziare mille dipendenti di Fininvest o delle sue aziende" si lascia scappare il calciatore calabrese.
Una nuova veste per il centrocampista che ammette che il cambio di prospettiva dalla Serie A multimilionaria al campionato svizzero a mala pena professionista gli ha giovato. Non dimentica, o forse si rende conto, che il suo recente passato è stato una vita da privilegiato, come sportivo e come lavoratore; che nel 95% dei club non si può "scambiare la maglietta con l’avversario a fine partita, perché ogni spreco è vietato", e bisogna portarsi la borsa da solo, cosa inaudita per i "paperoni" che giocano al Meazza.
E riflettendo sulla recente malattia che gli ha quasi costato l'uso di un occhio, Gattuso conclude con un proverbio "delle sue parti" che è una bacchettata a tutto lo star system calcistico: "il sazio non può mai credere a chi fa digiuno". Meglio andare in Svizzera a digiunare, quindi. Provare per credere.

Notizie stanche in un finesettimana di luglio

Tra uno scandalo sanitario che ormai non fa più notizia ed un'altro elettorale che stenta a decollare, l'attenzione della stampa milanese nel finesettimana è stata monopolizzata dalla decisione della giunta Pisapia di introdurre anche nel capoluogo lombardo il registro delle unioni civili. 
Voci vicine alla Curia ambrosiana, scrive Repubblica, hanno attaccato la decisione mettendo in guardia i cittadini dal "rischio della poligamia". Pisapia dal canto suo ha tirato dritto e rimandato al mittente le accuse.
I politici preferiscono parlare di coppie gay piuttosto che cercare di trovare una soluzione al pantano Expo, e i giornali si adeguano: non parlano di molto altro ma la gente non sembra darci troppo peso.
Sessant'anni fa nessuno si chiedeva se una donna avesse il diritto di risposarsi dopo una separazione.
Oggi nessuno si chiede se un single abbia o meno diritto a crescere dei figli da solo.
Tra sessant'anni nessuno si chiederà se le coppie omosessuali abbiano o meno diritto ad avere una famiglia.
La decisione della giunta Pisapia, anticipata dal programma elettorale di un anno fa, è un adeguamento del diritto ad una situazione che già esiste, prende atto di una realtà che è già in atto e che non può essere cambiata, esattamente come un fiume che non torna alla sorgente, ma scorre verso il mare.
Questa decisione, per quanto importante, rappresenta solo una tappa temporanea nel cammino delle coppie non sposate in generale e di quelle omosessuali più in particolare verso una completa equiparazione con la famiglia cosiddetta "tradizionale".
Quando questo momento verrà, però, non è dato sapere. Sicuramente prima ci sarà l'Expo, e forse i giornali torneranno a fare notizia.