Potrebbe essere l'avvenimento dell'anno, almeno in America Latina.
Dopo aver liberalizzato, almeno in parte, le politiche riguardanti l'espatrio (ne sa qualcosa la blogger e dissidente Yoani Sanchéz), il regime comunista cubano potrebbe lasciare gli ormeggi definitivamente.
A riportare la notizia è il New York Times che cita un discorso tenuto direttamente da Raul Castro, il fratello minore di Fidel e che attualmente ricopre l'incarico di Presidente della Repubblica.
Ieri infatti il presidente ha ufficialmente dichiarato che quello che è appena iniziato sarà quasi sicuramente il suo ultimo mandato.
La notizia, già importante di per sé, potrebbe ricevere ulteriore "peso" dal fatto che Fidel stesso abbia presenziato a questo particolare discorso, dopo un silenzio radio-televisivio che il lìder màximo osservava da mesi.
La dittatura castrista continua ininterrottamente dal 1959, ovvero dall'anno della rivoluzione contro il regime di Batista. Negli anni scorsi Fidel, ormai 86 anni, aveva gradualmente ceduto sempre più potere al fratello minore Raul, di quattro anni più giovane, tanto che adesso è quest'ultimo a sedere sullo scranno più alto.
Se davvero il "ticket" tra i due fratelli dovesse venire meno, il principale candidato alla successione potrebbe essere Miguel Diaz-Canel Bermudez, 52 anni, ingegnere elettronico ed ex-ministro dell'educazione, che si sarebbe distinto negli ultimi anni occupandosi soprattutto dei colloqui con il Venezuela, l'altro grande regime comunista del continente.
E' difficile che il regime prepari una successione lineare, non c'è chiaramente l'obiettivo di creare una dinastia a lunga durata simile alla Corea del Nord, piuttosto il modello potrebbe essere il regime cinese, con un'oligarchia assoluta tra i dirigenti ed i membri del partito.
Il tutto, ovviamente, tra 5 anni. Dopo 54 anni, perchè affrettarsi?
Nessun commento:
Posta un commento