11 settembre 2012

Questione di soldi? Questione di Festival

Questo finesettimana si è tenuto il Festival della Letteratura di Mantova, una rassegna di incontri e dibattiti di portata europea che quest'anno ha avuto come guest-star il Premio Nobel Toni Morrison.
La settimana scorsa invece a Venezia si è svolta la 69a Mostra del Cinema, anche qui star da tutto il mondo, Robert Redford e Pierce Brosnan su tutti.
Settimana prossima ci sarà il Festival della Filosofia di Modena, mentre invece a fine agosto Sarzana ha ospitato il Festival della Mente.
A Bologna c'è stata la Repubblica delle Idee (10-12 giugno) mentre tra meno di un mese a Ferrara la rivista Internazionale celebrerà il suo sesto festival.
Non c'è che dire: l'Italia si conferma quest'estate come una terra di cultura, di sensibilità letterarie ed artistiche, avendo dalla sua un patrimonio con pochi eguali al mondo.
Di certo questi festival costano molto, e comportano un gravoso investimento da parte delle amministrazioni locali che li promuovono, ma volete mettere il ritorno? Che sarebbe il Lido senza la Mostra?
Al di là del mero introito economico dettato da visitatori, ristorazione, alberghi ecc. ecc, il ritorno d'immagine è enorme.
Non solo per i comuni o le città che ospitano le kermesse, ma per l'Italia in generale, quando l'offerta è tale da attrarre l'attenzione di tutta Europa e anche oltre.
Uno dei tipi di vacanza più sognati dai giovani inglesi è quello di girare il Paese per un'estate intera passando da un festival rock all'altro, a testimonianza di una cultura musicale senza pari e di grandissime risorse investite per la promozione locale.
Una cosa del genere in Italia era possibile, fino a pochi anni fa, solo con le Sagre di Paese. Girarsi regioni come il Valdarno, l'Umbria o il Salento di sagra in sagra non è certo una brutta vacanza.
Adesso è possibile farlo anche con questo tipo di festival, informandosi di letteratura, cinema, poesia e giornalismo.
Forse da un simile viaggio si potrebbe trarre anche un documentario, o uno studio statistico sui ritorni di questo genere di rassegne.
Di certo la risposta migliore a chi ha detto che con la cultura non si mangia.

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