Ecco una notizia che mi arriva da una mia amica, rimbalzata dalle pagine dell'International Business Times.
E che sia proprio un giornale di economia a occuparsene indica la preoccupazione con cui i guru della finanza potrebbero guardare al nuovo esperimento fiorentino di cui vogliamo parlare: una osteria tradizionale, "L'è Maiala", cucina toscana e nome ad hoc, ove si può pagare, oltre che con il "tradizionale" denaro, con il metodo del baratto.
L'idea è venuta alla proprietaria dell'Osteria, Donella Faggioli, che vede in questa idea un modo per combattere la crisi, e dare una soluzione concreta alla sfiducia nella crescita economica.
Altro che bancomat o carte di credito, qui si paga con verdure, prodotti alimentari o, perchè no, qualche prodotto artigianale: "cose concrete insomma - spiega Donella - e possibilmente legate alla tradizione ed ai costumi toscani: non vogliamo certo diventare un incrocio tra un'osteria e un robivecchi".
Il rischio di un rapido fallimento in effetti c'è, ma a "L'è maiala" hanno già pensato a come tutelarsi: l'eventuale baratto dovrà essere concordato per telefono, al momento della prenotazione, per evitare spiacevoli fraintendimenti.
Che abbia successo o meno, sicuramente anche la "maiala" è qualcosa che farà discutere: alcuni lo leggono come una trovata anti-economica, altri come l'inizio del cataclisma definitivo, certo è che questa notizia rappresenta una spia, prima di tutto della sfiducia nei confronti dell'attuale sistema economico, ma forse anche della voglia di ripartire da qualcosa di diverso. Da un calice di rosso, magari.
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