Nuova strage negli USA.
Due settimane fa assistevamo, sconvolti, alla pazzia di un uomo che da solo, senza motivazioni ideologiche ma guidato solo dalla propria pazzia, metteva fine alla vita di 12 persone, ferendone altre 60.
Oggi l'America viene colpita in una delle sue minoranze, un tempio sikh dove sono morte almeno 7 persone durante una sparatoria.
E' ancora presto per cercare spiegazioni, forse per immaginarle. Ora è semplicemente il momento del cordoglio e del silenzio.
Domani ci sarà tempo per le polemiche, per le dichiarazioni dei politici e per le indagini dell'FBI.
Resta solo da dire che nei giorni dopo la sparatoria di Denver il commercio di armi da fuoco ha avuto un boom del 45% nello stato del Colorado.
Che quando lo stesso Obama ha dichiarato che occorre un "ripensamento" della politica federale sulla questione è stato preso a pesci in faccia dai Repubblicani, e compatito dai Democratici.
Che nonostante gli States non abbiano mai vissuto una guerra combattuta sul proprio territorio negli ultimi 150 anni hanno un tasso di diffusione di fucili degno di uno stato in piena guerra civile.
Non resta molto altro da dire, forse ora più che mai parlano i fatti.
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