Rosario Crocetta è un personaggio che sorprende.
Non sono in molti quelli che, nati più di sessant'anni fa a Gela, nel cuore di quella Sicilia mediterranea che guarda verso l'Africa e la Tunisia, avrebbero il coraggio di dichiararsi omosessuali. Da sempre. Sempre a viso aperto.
Non sono in molti quelli che, tra i presidenti delle nostre Regioni, ma anche in giro per il mondo politico, possono dire di parlare quattro lingue, le canoniche italiano, inglese e francese più l'arabo, in una Regione che all'islam deve tanto e troppo spesso sceglie di dimenticarsene.
Non sono in molti quelli che si presentano a sindaco con un programma di lotta alla mafia a viso aperto, licenziando anche del personale comunale, e ripresentandosi alle urne vengono riconfermati con il 64% dei voti. A Gela.
Non sono in molti quelli che, potendo dirsi "diversi" dalla solita politica, e a buon diritto, scelgono di presentarsi comunque all'interno di una coalizione con ex-comunisti, ex-socialisti, ex-democristiani, ex-mafiosi, ex-autonomisti, ex, ex, ex, troppi ex per giocare la carta della novità.
Rosario Crocetta è un personaggio che sorprende, leggendo la sua biografia.
Che possa sorprendere anche dalle pagine dei giornali. Auguri!
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