In un futuro potremmo avere tutti i cervelli del mondo collegati in un'unica rete telematica che manderebbe in pensione tutti i sistemi di comunicazione attuali. Ma non solo, cambierebbe il nostro mondo in maniera radicale. A sognarlo non è soltanto Gianroberto Casaleggio, il socio di Beppe Grillo spesso indicato come la vera mente dietro il Movimento 5 Stelle, ma anche qualcun altro che ci sta andando decisamente più vicino.
Iniziando dai topi.
L'Università di Duke, North Carolina, ha appena annunciato la riuscita di un esperimento senza precedenti, come ha riportato Slate.com.
L'esperimento consisteva nel connettere, via Internet, i cervelli di due topi situati a migliaia di kilometri di distanza, più precisamente in Brasile e, appunto, alla Duke.
Lo "scienziato pazzo" in questione si chiama Miguel Nicolelis, ed è un ricercatore brasiliano che lavora nell'università statunitense. Qualche anno fa aveva fatto azionare un braccio elettronico in Giappone da una scimmia che si trovava in North Carolina attraverso internet.
Questa volta ha lavorato direttamente con due animali.
Al topo in Brasile è stato insegnato ad aprire una porta attraverso un semplice codice, arrivando ad una percentuale di successo del 95%. E questa era la parte più semplice dell'esperimento: tramite degli elettrodi sono stati connessi i cervelli del topo "istruito" in Brasile e di quello "non istruito" in America. Quest'ultimo, mano a mano che l'altro topo ripeteva l'operazione, la ripeteva a migliaia di kilometri di distanza riuscendo a compierla perfettamente 7 volte su 10.
E' solo l'inizio della costruzione di una vera e propria rete di cervelli. Una brain-net, appunto.
"Non possiamo nemmeno immaginare che tipo di proprietà potrebbero svilupparsi quando gli animali inziano a interagire come parte di una rete di cervelli. In teoria, si potrebbe immaginare che una combinazione di cervelli possa produrre soluzioni che i singoli cervelli non possono raggiungere individualmente".
Fantastico, o terribile. Ma quando il tuo motto è "prendere la fantascienza e trasformarla in scienza", come recita Nicolelis, l'unico limite è dato dall'immaginazione.
Per la sperimentazione umana, per ora, possiamo aspettare.
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