Anthony Oliver Scott fa il critico cinematografico per il New York Times e, come molti suoi colleghi, anche a lui è stato chiesto di scegliere i dieci migliori film del 2012.
Impossibile, ha risposto.
Così, invece dei canonici dieci "migliori", Scott ha scelto 25 film, divisi in 3 categorie: i dieci che lo hanno convinto di più, e non è detto che siano i migliori in assoluto, altri dieci che meritano comunque una "special mention" pur non rientrando nella prima categoria, e i 5 migliori documentari.
Molti film da noi in reraltà non sono nemmeno arrivati: The Master, sul fondatore di Scientology L.Ron Hubbard ad esempio dovrebbe uscire tra poco, ma si possono comunque fare delle considerazioni.
Hollywood sarà forse in crisi ma un mastino come Steven Spielberg riesce comunque a piazzarsi al secondo posto, quando un certo Tarantino non va oltre il settimo con quello che ha dichiarato essere "il mio miglior film".
Ben Affleck riceve una menzione speciale alla prima esperienza registica, e non è male. Per il resto, sconosciuti o indipendenti, e tanta Francia: dal primo (Amour) all'ottavo (Goodbye, First Love).
1.Amour (Michael Haneke)
2.Lincoln (Steven Spielgerg)
3.Beasts of the Southern Wild (Benh Zeitlin)
4.Footnote (Joseph Cedar)
5.The Master (Paul Thomas Anderson)
6.Zero dark thirty (Kathryn Bigelow)
7.Django Unchained (Quentin Tarantino)
8.Goodbye, First Love (Mia Hansen-Love)
9.Neighboring Sounds (Kleber Mendonca Filho)
10.The Grey (Joe Carnahan)
e poi: Argo (Ben Affleck), Barbara (Christian Petzold) Brave (Mark Andrews and Brenda Chapman); Consuming Spirits (Chris Sullivan); The Deep Blue Sea (Terence Davies); Moonrise Kingdom (Wes Anderson); Pitch Perfect (Jason Moore); Rust and Bone (Jacques Audiard); Take This Waltz (Sarah Polley); The Turin Horse (Bela Tarr).
Documentari? The Gatekeepers (Dror Moreh), The Queen of Versailles (Lauren Greenfield), How to survive a plague (David France), This is not a film (Jafar Panahi) e The Central Park 5 (Ken Burns, Sarah Burns e David MacMahon).
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