Lo Stato di Israele ha annunciato di aver terminato la costruzione del ramo principale del muro sul confine con l'Egitto.
La barriera, alta 5 metri e lunga circa 230 km, attraversa tutto il deserto del Sinai separando fisicamente i due Paesi confinanti.
La costruzione del confine è stata un'iniziativa personale del premier "Bibi" Nethanyau a seguito della deposizione di Mubarak e del conseguente vuoto di potere. Lo scopo è chiaramente quello di contrastare immigrazione clandestina e terrorismo.
Negli ultimi anni diversi Paesi hanno fatto ricorso a questo tipo di soluzioni per scongiurare, inutilmente, lo spostamento di "persone non gradite": il caso più famoso è ovviamente il mega-recinto tra USA e Messico, ma è in costruzione anche una barriera tra Cina e Corea del Nord, dove l'obiettivo non è tanto contrastare l'immigrazione clandestina quanto l'impedire la fuga dei cittadini nordcoreani.
Israele è diventato un vero e proprio specialista nella costruzione di muri: dopo aver rinchiuso sia Gaza sia la Cisgiordania dietro barriere in calcestruzzo alte 4 metri, è stata avviata la costruzione delle barriere al confine con l'Egitto, a sud, e con il Libano, a nord. E c'è da scommettere che, visto l'escalation di caos e violenza in cui sta precipitando la Siria, altro paese confinante, potrebbe sorgere un muro anche li.
Il popolo israeliano quest'anno è chiamato a nuove elezioni, ed i sondaggi danno come strafavorito una conferma di Nethanyau e della coalizione di centrodestra Likud+Beiteneu.
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